"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


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lunedì 23 aprile 2012

IL 25 APRILE LA CASA DELLA GIOVENTU DI BAGANZOLA COMPIE 50 ANNI





(TESTO SOLO IN ITALIANO)
Baganzola: la Casa della Gioventù compie 50 anni. Cinquanta anni di un luogo, di una ‘casa’ di incontro e di formazione pensato e desiderato fin dai primi anni di ministero pastorale  da Don Lino Rolli. La Casa della Gioventù, fra i mille ostacoli economici e organizzativi immaginabili a quel tempo, divenne un’ipotesi concreta con la posa della prima pietra nel 1956. Il desiderio e la volontà si traducevano in un progetto operativo che veniva immaginato come polifunzionale, capace cioè di corrispondere a una molteplicità di richieste. E così si pensò alle aule per il catechismo ma anche a un circolo con bar, a un cinema-teatro, e si pensò a un campo da calcio.

Questa impresa così impegnativa riuscì a decollare pur nella consapevolezza che una struttura, di per sé, non avrebbe risolto i problemi di contatto con la gente e di coinvolgimento dei giovani. “I muri non bastano, scriveva don Rolli, immaginiamo mura vive, sale animate, sedie occupate, cortili vocianti”. Ma perché questo avvenisse occorrevano persone disponibili, educatori, volontari impegnati nella gestione degli spazi e delle iniziative. Questa mobilitazione ci fu e le iniziative cominciarono a fiorire. Ma da lì a poco un male terribile colpì Don Rolli che dovette rinunciare alla Parrocchia lasciando la Casa della Gioventù al suo successore che, fortunatamente, per l’aiuto generoso di alcune persone in particolare ma anche per una sentita partecipazione di molti, non si trovò a dover far fronte ai debiti accumulati.


Da allora la casa della Gioventù di Baganzola fu punto di riferimento per un gran numero di ragazzi e ragazze, occasione di incontro e di amicizia, luogo di approfondimento religioso e culturale, di cui molti hanno memoria e gratitudine. Celebrare oggi il 50° anniversario dell’inaugurazione è occasione in primo luogo per ringraziare Don Rolli e i suoi più attivi collaboratori del primo periodo, ma anche per ringraziare tutti coloro che hanno reso vivo, dinamico, significativo nel corso di questi 50 anni questo luogo di incontro. Sacerdoti, animatori, persone che hanno avuto ruoli di dirigenza e di coordinamento fino a coloro a che si sono resi disponibili per servizi organizzativi umili ma indispensabili (anche tenere in ordine il cortile è un servizio prezioso).

Ma questa celebrazione del 50° è anche l’occasione per riflettere sulle prospettive future. Il cambiamento della zona, intervenuto dal 1962 a oggi, è enorme in termini sociologici, economici, urbanistici, culturali. Il volto della parrocchia non è più quello di cinquant’anni fa: presenze nuove e nuovi bisogni interpellano la comunità. E’ questa allora anche un’occasione da parte della comunità parrocchiale per ripensare il senso della propria presenza, dei propri impegni e delle proprie proposte nei confronti soprattutto delle nuove generazioni. Un ripensamento che non può prescindere dalle indicazioni della Diocesi in ordine alla trasformazione delle Parrocchie  e che include anche l’utilizzo delle strutture che le comunità hanno a disposizione. Una celebrazione quindi quella del 50° che è anche una chiamata a nuove collaborazioni e nuovi impegni pastorali.


La giornata del 25 Aprile inizierà alle 9,30 con la benedizione della lapide commemorativa al cimitero con la presenza della banda “Città di Collecchio”. Alle 10,30 S.Messa celebrata dal Vescovo e accompagnata dal coro “Voci di Parma”. Seguirà l’intitolazione della Casa a Don Lino Rolli e la visita alla mostra fotografica. Nel pomeriggio giochi per bambini, sfilata di abiti da sposa, partita di calcio “vecchie glorie”, torta fritta e salumi.
(Ermanno Mazza)
(Nelle Foto: storiche: 1) 18 novembre 1956, posa della prima pietra della Casa della Gioventù, in primo piano Don Lino Rolli e il Vescovo Monsignor Evasio Colli. 2/3 alcuni ragazzi che festeggiano e l'entrata del teatro nel giorno dell'inaugurazione 25 aprile 1962)



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