"Al Condominni" poesia brillante in dialetto parmigiano di Bruno Pedraneschi,letta da Enrico Maletti

Estratto di un minuto del doppiaggio in dialetto parmigiano, realizzato nell'estate del 1996, tratto dal film "Ombre rosse" (1939) di John Ford. La voce di Ringo (John Wayne) è di Enrico Maletti


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domenica 19 maggio 2013

Il Vangelo della domenica. L'avvocato per il giorno del giudizio. Commento di don Umberto Cocconi.

 
 Pubblicato da Don Umberto Cocconi   il giorno domenica 19 magg2013 alle ore  14,26
 
Gesù disse ai suoi discepoli:«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Vangelo secondo Giovanni).
C’è un Dio che fa davvero i tuoi interessi, che sta dalla tua parte. Anche quando sarai “indifendibile”, quando tutti saranno contro di te, Lui invece starà vicino a te, anzi ti assegnerà un buon avvocato per difenderti! In quel giorno, nel giorno del giudizio, quando difficilmente qualcuno si leverà in tua difesa, proprio quando sarai lasciato solo da tutti e, neppure i tuoi amici crederanno in te, ci sarà invece qualcuno che ti difenderà, ti proteggerà e ti custodirà. Egli sarà per te come un nuovo goèl  (redentore, “colui che riscatta” ), sarà il tuo difensore nell’ora della prova. In questo procedimento giudiziario che inizierà contro di te, ci sarà “qualcuno” che starà dalla tua parte, che dimostrerà la verità dei fatti e testimonierà, davanti a tutti, come sono avvenute realmente le cose. Sarà Dio stesso che con il suo avvocato di fiducia – il Paràclito –  ti difenderà, costi quel che costi. Dio sa che difficilmente riusciresti da solo a dimostrare la tua innocenza, per questo nominerà in tua difesa il migliore degli avvocati: il Paràclito. Sei un “cliente” speciale per Dio: Lui, che ti ha riconquistato a caro prezzo, mediante la morte di Suo figlio, non ti lascerà in balia della condanna inappellabile della storia. Quello che poi sarà spettacolare è che non pagherai neppure la parcella del tuo procedimento giudiziario. Ha già pagato tutto suo figlio Gesù!                                                                                                                                                                                                        Il termine Paràclito, nel Nuovo Testamento, viene utilizzato di solito, in un contesto giuridico, per designare chiunque venga in aiuto di qualcun altro: insomma, è l’assistente- il difensore, l’avvocato. Pertanto il Paràclito (dal greco Paràkletos) è l'avvocato difensore in un tribunale. Mentre nella mitologia arcaica e greca il processo è sempre perso da colui che si mette contro gli dei, nell'Antico e nel Nuovo Testamento avviene il contrario. Non è grazie agli uomini, però, ma grazie all'avvocato difensore, che si ha il trionfo per la prima volta sull'accusatore, o meglio sul falso accusatore, cioè Satana il menzognero. «Satana è dunque essenzialmente l’accusatore, colui che inganna gli uomini facendo loro considerare colpevoli delle vittime innocenti. Ora chi è il Paràclito?» (René Girard). Il Paràclito è quindi il difensore, colui che difende paradossalmente, non solo la vittima ma anche il reo,  da Satana, l’ingannatore. Paràkletos, significa appunto alla lettera “colui che è chiamato vicino”. «Il Paràclito è chiamato presso l’imputato, la vittima, per parlare al posto suo e in suo nome, per servirgli da difensore. Il Paràclito è l’avvocato universale, il preposto alla difesa di tutte le vittime innocenti, il distruttore di ogni rappresentazione persecutoria. E’ dunque lo Spirito di Verità, colui che dissipa le nebbie di ogni mitologia» (René Girard). La capacità di stare dalla parte della “vittima”, di ascoltarla e di difenderla è una scoperta della tradizione giudaico-cristiana; c’è Qualcuno, come ci ricordano le Scritture, che protegge non solo i poveri, le vedove e gli orfani, ma anche i malfattori, e per tutti si assume una responsabilità. Il diritto divino sta sempre dalla parte dell’uomo, perché le sue leggi si contrappongono ai giudizi della folla, in quanto si assume la difesa del singolo. L’unanimità dei fenomeni persecutori in atto, viene forse unicamente dall’uomo, dalla sua cattiveria? Oppure è l’Accusatore che con le sue menzogne ci depista e, seducendoci, ci fa credere quello che non è e ci fa essere persecutori? Ora, se da una parte tutto questo ci ricorda, in modo drammatico, la miseria della nostra epoca, dall’altra pone in evidenza che, se pure nessuna epoca ha fatto tante vittime come la nostra, proprio grazie a questa consapevolezza, essa ha salvato anche tantissime vite, come nessun’altra finora.                                                                                                                                                             Nel suo vangelo, Giovanni ci presenta Gesù come il Paràkletos per eccellenza, ed è ancora nella prima lettera di Giovanni che troviamo scritto: «Se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto». E’ dunque Gesù, che dopo la sua morte, invocherà per noi la venuta di un nuovo Paràkletos, lo Spirito Santo, appunto: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito, affinché sia per sempre con voi, lo Spirito di Verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce».                                                                                                                                                                Giovanni Paolo II, parlando un giorno a un gruppo di avvocati, ricordò loro: «Non dimenticate che lo Spirito Santo è raffigurato come un avvocato, e che Maria è detta “advocata nostra”». Un’altra funzione del Paràcletos  è quella di insegnarci i segreti di Dio, di rendere partecipi i discepoli di Gesù del mondo di Dio. Ecco, Dio non ha più segreti per te. Ora sai tutto davvero, e ne sarai meravigliato!                                                     Lo Spirito Santo «vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Oggi non siamo tutti smemorati? La causa sta forse nella diffusione di quel “virus”, che ci fa perdere la memoria e ci contamina un po’ tutti? Noi in effetti, non siamo più tanto capaci di ricordi, perché non rivive più in noi la memoria del passato, delle nostre origini. Siamo appiattiti sul presente, sull’istante, presi dall’attimo fuggente, dall’oggi, dal quotidiano. Non riflettiamo su quello che succede, divoriamo la vita e ne siamo divorati: non ci fermiamo più e quindi, siccome non “ruminiamo”, non “meditiamo” più. Per ricordare ciò che conta devo fermarmi, devo fare ordine nella mia mente, devo prendermi il tempo che mi occorre. Ricordare è come ritornare alla sorgente. Se non sai da dove vieni, infatti, come potrai sapere dove dovrai andare?
(DON UMBERTO COCCONI)

 

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